domenica 9 agosto 2009

Disegni e motivi nella moda anni 70

La prima cosa che notiamo se guardiamo un vecchio film della prima metà anni 70 sono i particolari motivi dei disegni dei tessuti usati nell’abbigliamento ma non solo. Incredibili e appariscenti disegni geometrici multicolor, fiori enormi oppure piccoli piccoli, cerchi, linee intrecciate deformate… Insomma quanto di meglio si possa immaginare dal mondo del colore. E anche qua, come abbiamo visto per le zeppe, esistono delle cause sociali e storiche.

Bisogna risalire indietro di circa 10 anni quando dalla West Coast americana nascevano i primi movimenti Hippy che generarono la Beat Generation e la Flower Power. Una caratteristica fondamentale che li contraddistinse era il loro forte no ad ogni forma di guerra, così come il loro più famoso motto era “Mettete dei fiori nei vostri cannoni”, testo anche incluso in una celebre canzone dei Corvi.

Con l’esplosione della Flower Power a metà anni 60 è facile immaginare come il fenomeno si sia trasferito da una sottocultura underground alla moda di tutti i giorni. Sebbene il clou di questa moda fu alla fine dei 60, la coda del fenomeno interessò la prima metà dei 70 con le sue naturali evoluzioni. Comunque il tema era uno solo: colore! Potevi avere un miniabito bianco ma gli orli potevano essere bordati di rosso. Potevi avere un fiore unico grandissimo o tanti più piccoli. Il tema astratto più ricorrente era quella specie di disegno che ricorda la goccia dell’acqua e le sue relative deformazioni. Questi disegni deformati provenivano da una moda nata nel periodo dell’uso di droghe allucinogene che generò anche un particolare modo di scrivere, tutto distorto (Pensate alle copertine dei 45 giri dell’epoca).

Tutto era valido per colorare: gonne, camice, i tanto di moda miniabiti, vestiti, pantaloni, foulard (molto in voga all’epoca). Ma anche auto ed arredamento. Il mio bagno, risalente al 1974 ha le piastrelle con una geometria spudoratamente e amorevolmente anni 70. Bellissime! Ecco perché lotto con la famiglia per non cambiarle sebbene a loro detta sono “la vergogna della casa”. E la carta da parati tanto in voga nei 70? Se non c’erano fiori non era tale. Voi non sapete le spese che le famiglie sostenevano per mettere la carta da parati al muro. Oggi parlare di carta da parati è come parlare di benzina a 165 lire al litro!

Tornando ai tessuti, col passare dei primi anni 70 i fiori si tramutarono in linee geometriche rette: non più ovali deformati quindi ma rettangoli, quadrati, greche, losanghe, linee diagonali… La moda fiori stava regredendo e come in tutte le mode che si attenuano,diventano di uso esclusivo di un pubblico più anziano. Ricordate il caleidoscopio? Quel tubo con gli specchi che guardandoci dentro e ruotandolo comparivano 1000 disegni geometrici? Ecco… quella che si vedeva era in pratica la moda ed ancora oggi è possibile acquistare in un normalissimo supermercato a 10 euro un copriabito dai disegni che ricordano quel periodo. Salvo poi sentirsi dire: “Ma è da nonna!”. (Ma noi 70-amanti siamo sorde vero?)

A partire dal 1975 il fenomeno dei colori geometrici va drasticamente calando in quanto nella moda abbigliamento si sta diffondendo la maglieria, vera regina incontrastata della seconda metà dei 70. Non più quindi coloratissimi tessuti stampati ma filati a tinta unica che si protrarranno fino agli anni 80 avanzati. E così anche le famiglie (più abbienti) facevano sostituire la loro carta da parati con toni monocolore.

Personalmente ho una nostalgia incredibile di quei vestiti effetto-pugno-nell’occhio e ancora oggi non perdo mai occasione per andare volutamente nei mercati delle città per cercare e comprare qualche bel vestito nuovo anche a 1.000 delle vecchie lire come quello della foto. E più pacchiano è, e più mi piace… E’ inutile quando gli anni 70 sono nel sangue non c’è nulla da fare! Per fortuna che sono donatrice iscritta all’AVIS !
http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=73

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